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ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI 2024

Oggetto: convocazione Assemblea Generale dei soci del Circolo Italiano Bulldog. Si comunica che l’Assemblea Generale dei soci del Circolo Italiano Bulldog è convocata il giorno 3 marzo 2024 in Castelnovo di sotto, via Giacomo Puccini n. 1 c/o l’Hotel Poli, alle ore 09.30 in prima convoc...

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Verbale del 21.07.2012

 

 CIRCOLO ITALIANO BULLDOG

VERBALE DI ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI

 

Il giorno 21 luglio 2012, in Padova presso la Solgar Multinutrient s.p.a. si è tenuta l’Assemblea Generale dei Soci del Circolo Italiano Bulldog.

L’Assemblea , in prima convocazione alle ore 9.00 data l’esigua presenza dei Soci, constatata a seguito di registrazione dei soci all’entrata, viene aperta in seconda convocazione, alle ore 10.00.

Alle ore 10.05 l’Assemblea ha inizio.

Presiede l’Assemblea il Presidente Alberto Sanson.

Segretario: Eugenio Bini

L’ordine del giorno consiste in:

1) Relazione del Presidente e programma di attività 2012,

2) Approvazione rendiconto 2011,

3) Varie ed eventuali.

Le persone incaricate per la registrazione dei soci presenti comunicano al Presidente che vi sono 66 soci presenti e 104 soci rappresentati per delega.

Il Presidente, dopo aver ringraziato i presenti per la partecipazione all’Assemblea e la Solgar s.p.a. per aver concesso gratuitamente la sala al Circolo Italiano Bulldog, relaziona ai soci in merito all'attività del Circolo Italiano Bulldog per l'annualità 2011 come di seguito riportato:

Cari soci,

benvenuti all’assemblea annuale del Circolo Italiano Bulldog: momento unico ed imprescindibile della nostra vita sociale in cui ci si incontra sia per svolgere i consueti adempimenti periodici sia per confrontarci sull’andamento dell’attività del nostro club.

Prima di considerare l’attività che è stata posta in essere dal Circolo Italiano Bulldog nel 2011 vorrei soffermarmi sul perché l’assemblea dei soci quest’anno è stata convocata a luglio piuttosto che, come prevede lo statuto, entro marzo.

Purtroppo nel corso del 2012 il Consiglio Direttivo non è mai riuscito a riunirsi, per un motivo o per l’altro, perché metà dello stesso non si è presentato alla riunioni convocate dal sottoscritto con cadenza periodica.

In particolare ho provveduto a diramare cinque convocazioni nel corso del primo semestre del 2012 e non vi è mai stata la presenza contemporanea dei consiglieri: Paolo Maranto, Laura Pergola, Emiliano Dadi, Enrico Comandi e il consigliere di collegamento con l’Enci Giovanna Edda Bella.

Non voglio entrare oggi nel merito delle motivazioni che hanno condotto ognuno a non presentarsi e, di fatto, a paralizzare l’attività del club (se non per ciò che fortunatamente era già stato oggetto di decisione e che quindi poteva essere portato avanti) ma vorrei invece sottolineare il gesto di grandissima responsabilità tenuto dal consigliere di collegamento con l’Enci Giovanna Edda Bella che, impossibilitata a proseguire il suo compito per problemi familiari, ha rassegnato le sue dimissioni in data 12 giugno 2012.

Auguro a Giovanna Edda Bella una rapida soluzione delle problematiche che la affliggono e le tributo un sentito ringraziamento per il ruolo ricoperto all’interno dell’associazione in questi ultimi anni.

Solo pertanto dopo il 12 giugno il consiglio direttivo si è potuto riunire, discutere dei numerosi punti all’ordine del giorno ormai sul banco da tempo e far ripartire la macchina CIB dovendo gestire il ritardo accumulato.

Spesso si giudica l’attuale Presidenza e il consiglio direttivo non considerando un aspetto fondamentale: questo consiglio direttivo nasce dalla caduta improvvisa di quello precedente e il 2010 è stato il primo anno di attività di una squadra completamente nuova nei vertici; vi è stato pertanto un passaggio di consegne tra la precedente Presidenza e quella attuale che ha comportato il trasferimento di quindici anni di lavoro, relazioni e attenzione verso il club.

Ciò non è stato indolore: l’instaurarsi di meccanismi nuovi e scelte gestionali differenti per un’associazione che conta principalmente sul volontariato ed ha una distribuzione nazionale sia della propria attività sia dei soci ha inevitabilmente comportato dei rallentamenti.

Uno dei rallentamenti più sentiti e pubblicizzati è stata la realizzazione della nostra rivista “Bulldogs”. L’auspicio del sottoscritto era quello di creare una pubblicazione che potesse essere, oltre che puntuale, anche interessante nelle forme e nei contenuti.

Devo ammettere che purtroppo l’obiettivo non è stato raggiunto per scarsità di persone che si dedicassero a tale iniziativa.

Ringrazio sentitamente i soci Marco Ossidi, Chiara Cavallini, Emanuela Fabiano, Simone Ponti, Emanuele Canestrella per il lavoro che hanno svolto ma purtroppo per un’attività non remunerata è necessario che il coinvolgimento sia di molte più persone così da avere una rivista puntuale e utile.

Se il rallentamento del primo anno è stato causato dalla sovrapposizione di compiti nella mia persona di Presidente e di responsabile della rivista, nel 2011 erano stati individuati come responsabili i consiglieri Laura Pergola e Paolo Maranto. La mancata pubblicazione della rivista nel 2011 è stata principalmente causata dall’invio a novembre/dicembre del materiale necessario per comporne una. In ogni caso ritengo che l’impegno almeno dal punto di vista materiale (e non morale) con coloro che hanno sottoscritto la tessera sia stato almeno adempiuto con l’invio di tre numeri nel 2010 e due del 2011.

Spesso viene chiesto alla Presidenza di intervenire energicamente di fronte a inadempimenti di questo tipo ad esempio attraverso la rimozione dalla carica del componente del consiglio direttivo non adempiente. Ciò però non è nei poteri del Presidente del Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo può, al limite, modificare le mansioni affidate ai consiglieri ma non rimuovere uno di questi dalla carica. Da ciò ne consegue che se il Consiglio Direttivo sottrae compiti a componenti dello stesso l'attività del club sarà svolta da sempre meno persone (se prima il lavoro veniva svolto da nove, si passa ad otto, a sette, a sei, le mansioni restano sempre le medesime e quindi il ritardo avviene inevitabile).

 

Detto questo ritengo peraltro che compito primario del club non sia fare una rivista ma sia quello che nell’annualità sia dato corso alle verifichee zootecniche assegnateci dall’Enci (che più comunemente vengono chiamate esposizioni di bellezza), a incontri di studio sulla razza, a giornate in cui vengono coinvolti i soci sia a fini divulgativi sia aggregativi.

Tutto ciò è stato svolto nel 2011 a favore sia di soci del Circolo Italiano Bulldog sia di persone non associate. Spesso sento dire che dalle discussioni inerenti l'attività del club dovrebbe essere categoricamente escluso chi non ne fa parte. E' evidente che la giornata odierna è il momento in cui bisogna confrontarsi: i soci hanno la possibilità di esprimere il proprio parere educatamente sull'operato del Consiglio Direttivo prendendo la parola e rivolgendosi sia all'organo consiliare che all'Assemblea.

Il Circolo Italiano Bulldog peraltro organizza molteplici manifestazioni in cui partecipano anche persone non associate allo stesso. Tali persone che usufruiscono di attività poste in essere dal club esprimono sensazioni positive in relazione a eventi ben riusciti come purtroppo anche malcontento dinanzi a disfunzioni organizzative che li toccano in prima persona.

Tale malcontento se formalmente può non essere considerato dal Consiglio Direttivo del club deve però far riflettere attentamente qualora si estendesse a decine se non centinaia di persone.

In primo luogo perchè la mancata partecipazione alla vita del club di queste persone (attraverso il non tesseramento) avviene principalmente per protesta e inoltre perchè tale movimento avverso alimenta l'inerzia di molti riflettendosi in un inevitabile rallentamento del lavoro del Circolo.

L'attività del Circolo Italiano Bulldog è considerevole, distribuita su tutta l'Italia e con poche persone che si mettono a disposizione per eseguirla.

Le conclusioni sono semplici: perchè vi sono poche persone che aiutano? Perchè c'è malcontento! Perchè c'è malcontento? Perchè il lavoro non viene eseguito in modo adeguato! E' pertanto un serpente che si morde la coda in quanto il lavoro non sarà mai all'altezza delle aspettative se non vi sono molti soci volenterosi a dare il proprio contributo gratuitamente.

Senza le risorse umane non si va, quindi, in nessuna direzione positiva!

Questo è stato principalmente il motivo per cui il sottoscritto, anche informalmente, ha cercato delle aperture nei confronti degli appassionati della razza (anche tramite incontri pubblici). Senza difatti il coinvolgimento di chi è appassionato e che poi auspico diventi socio non si ha il futuro che tutti vorremmo.

La mia volontà è di cercare in primis il coinvolgimento, attraverso l'ascolto delle proposte che vengono avanzate e l'attuazione, con il consenso del consiglio direttivo, di quelle ritenute più consone.

 

Considerato quanto sopra il consiglio direttivo nell’anno appena trascorso ha:

 

- assegnato sette esposizioni speciali/raduni distribuiti sull’intero territorio nazionale fornendo in tutte le occasioni: la presenza di almeno un consigliere in loco (o di una persona che ne facesse le veci), premiazioni adeguate ai classificati di ogni classe e la pubblicazione on line di foto e classifiche; su questo aspetto mi sento di dire che sono stati fatti notevoli passi avanti rispetto al passato. La presenza del club (con premiazioni, personalizzazione del ring, podio) è stata sempre attenta in tutta Italia. Naturalmente alcune esposizioni hanno avuto esiti organizzativi migliori e altre peggiori ma ciò dipende, come già detto, dalla base di risorse a cui si può attingere. Se vi sono molti volontari che possono girare per l'Italia l'organizzazione delle esposizioni sarà sempre eccellente, con un numero ridotto vi potrà essere un'alternanza di standards qualitativi. Ci tengo però a sottolineare come il Consiglio Direttivo abbia profuso in ogni caso il massimo sforzo ed impegno;

- organizzato tre importanti raduni di razza (uno a Parma, uno a Cosenza e uno a Grosseto) oltre al consueto Raduno di Primavera tenutosi a Napoli e al Campionato Sociale. Tutte le manifestazioni hanno riscosso un ottimo successo di pubblico a testimoniare un’attenzione sempre più crescente verso la razza bulldog. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita di tali manifestazioni in particolare Francesco Caliendo, Lucia Trotta, Danilo Placido, Emiliano Dadi e Angelo Russello;

- organizzato a Napoli in occasione del raduno di primavera un seminario sullo standard della razza con il famosissimo allevatore e giudice specialista Norman Davis;

- organizzato, grazie all’impegno del dott. Mauro Martini, la seconda giornata del corso avente ad oggetto “Malattie d’allevamento e pediatria del cucciolo”; Mauro si è reso disponibile a svolgere la seconda giornata distribuita su tutto il territorio nazionale. Anche questa giornata, infatti, è stata replicata in quattro città italiane per agevolare i soci nella partecipazione. La passione di Mauro è stata ampiamente ricambiata da quanti hanno partecipato alla sua iniziativa e dall’entusiasmo che molti hanno dimostrato nelle giornate di studio da lui tenute; tali giornate devono essere considerate come uno strumento utile per coloro che vogliono avere i primi rudimenti per allevare una cucciolata. Siamo consapevoli che Mauro non è un allevatore e determinate nozioni potrebbero essere trasmesse esclusivamente da allevatori che hanno numerosi anni di esperienza ma ciò può avvenire con la partecipazione di questi ultimi a tali giornate e con il loro contributo dialettico nel corso dei lavori;

- organizzato il convegno annuale denominato “Giornata della salute” a Roma; anche in questo caso il ringraziamento dell’intero consiglio direttivo va a Mauro Martini che, ogni anno, si impegna

a realizzare questo evento cercando di individuare argomenti interessanti che possano aiutarci nella gestione dei nostri cani;

- realizzato una grande giornata di festa in occasione delle Olimpiadi del Bulldog. In occasione di questa edizione vi è stata altresì una dimostrazione di CAE1 tenuta da Danilo Giorno, l'ormai consueta dimostrazione di agility di Ettore e l'illustrazione da parte di Antonella Rosaspina di come utilizza i bulldog nella terapia psicomotoria.

Tale evento, da alcuni discusso, rappresenta però una manifestazione chiesta da molti appassionati e anche dal nostro sponsor Royal Canin. Lo spirito della Olimpiadi non è assolutamente l'esasperazione della prestazione ma il voler trascorrere una giornata in compagnia con il pretesto di far vedere che anche un bulldog può fare 25 metri saltando piccoli ostacoli alti 15/20 cm. A mio parere è un'iniziativa piacevole che si basa su di un'ottima idea. Ritengo che se arricchita di ulteriori contributi possa rappresentare sempre di più un appuntamento annuale atteso da molti.

 

Oltre a questo l’attività del club dal punto di vista della comunicazione è proseguito nella gestione del nostro sito internet. Nel 2011 è stato realizzato un sito completamente nuovo, di più veloce lettura ed aggiornamento.

Come siamo ormai abituati da qualche anno a distanza di massimo un giorno tutti i risultati degli appuntamenti più importanti dell’anno (expo speciali e raduni) vengono pubblicati sul nostro sito.

 

Nella giornata di oggi l’assemblea è chiamata ad approvare il bilancio consuntivo in forma di rendiconto economico-finanziario relativo all'anno 2011.

 

A differenza dell’anno precedente in cui abbiamo avuto un attivo di più di tremila euro, quest’anno è stata riscontrata una passività di 1279,29 euro.

 

Ricordo che il rendiconto è il riepilogo delle entrate ed uscite come avvenute nel corso dell’annualità precedente secondo un principio di cassa.

Il rendiconto è già stato visionato dal collegio sindacale che ne ha verificato la regolarità.

L'importo l'elevato delle spese sostenuto è giustificato principalmente dal notevole numero di manifestazioni/raduni (Marina di Grosseto, Marigliano, Cosenza, San Michele Tiorre, Bulldog Dell’Anno, Olimpiadi del Bulldogs) organizzate nel corso nell’anno.

Al 31.12.2011 era presente peraltro un fondo cassa pari a 12426,85 euro che permette all'associazione di ben lavorare nel corso del 2012.

Il Presidente evidenzia al consiglio che nel 2011 sono state emesse 223 tessere a fronte di un importo in entrata pari a 7336 euro.

Nel rendiconto relativo all'anno 2011 risulta pertanto il pagamento in entrata di 163 tessere.

Il Consiglio Direttivo ha già incaricato Eugenio Bini, nuovo segretario del club, di verificare se il pagamento è avvenuto nel 2011 e a mani di chi ovvero se sia avvenuto in anni precedenti (per persone che abbiano pagato più annualità) o nel 2012. Al termine di tale verifica Eugenio Bini dovrà relazionare al consiglio direttivo quanto appurato per prendere le opportune decisioni.

Mi sembra doveroso dare evidenza di ciò in questa sede perchè anche fossero solo cinque tessere per cui non è stato rintracciato il pagamento ciò deve essere verificato nel minor tempo possibile.

Il sottoscritto aveva posto già da febbraio all'attenzione del Consiglio Direttivo e della Segreteria del Circolo questo aspetto ma non gli è stata fornita nessuna risposta. Il Consiglio Direttivo pertanto, senza attribuire colpe o responsabilità oggi non verificabili, ha trasferito la Segreteria del Club ad Eugenio Bini in modo che possa relazionare allo stesso.

 

Evidenzio altresì che sebbene vi siano state molte spese sono da rilevare anche delle ottime entrate per una piccola associazione come la nostra. Grazie alla serietà delle nostre proposte abbiamo ricevuto maggiori contributi economici e ottenuto un importante contratto di sponsorizzazione con la Royal Canin.

Tale voce ha rappresentato un'entrata fondamentale per il nostro Circolo senza la quale non avremmo potuto porre in essere nessuna attività.

 

Per il 2012 il consiglio direttivo del Circolo Italiano Bulldog si propone di proseguire sul cammino tracciato cercando di ottimizzare quanto non è ancora a regime e porre in essere altre nuove importanti iniziative.

 

Il 2012, seppur con le difficoltà già esposte, è iniziato con buone prospettive: i primi raduni dell’anno hanno riscosso un buon successo di presenze. Ricordo in particolare il raduno di Reggio Emilia (con circa 120 iscritti) e il Raduno di Primavera di Grosseto (con altrettanti iscritti ed un'organizzazione ottima nelle modalità e nei tempi). Queste manifestazioni testimoniano come se le persone presenti in loco vengono coinvolte si possono ottenere ragguardevoli risultati.

Solo con la condivisione si può pertanto procedere nella gestione del club: senza superare l'ostacolo della non partecipazione alle attività del club tutto diventa più difficile e il club non si può esprimere nella sua massima potenzialità. La razza bulldog vede infatti un aumento costante di registrazioni al ROI (l'anno scorso più di 1700) che potrebbe rappresentare un bacino di utenza ampio per il nostro circolo. Se però coloro che possiedono bulldogs e sono appassionati alla razza si sentono allontanati dal club che li rappresenta non potremmo mai avere un circolo come lo desideriamo. Il nostro impegno deve essere quello di invertire la rotta!

 

Il prossimo semestre vedrà l'organizzazione:

 

- del Bulldog dell'Anno in data 29 settembre

- del Campionato Sociale in data 30 settembre

- di una conferenza sulla salute in data 29 settembre (in cui verranno esposti i risultati degli studi del dott. Zanichelli sulla lussazione della rotula);

- delle Olimpiadi del Bulldog a metà ottobre;

- di un raduno a Messina, un raduno a Varese e una speciale a Verona con giudici inglesi;

- di un raduno a Genova ed uno a Latina con giudici italiani;

- di un raduno a Cosenza, denominato “del Sole” che sarà il terzo punto fisso dell'anno per il Sud Italia (verrà organizzato a fine anno).

 

Nella scelta dei giudici stranieri (che ricordo non possono essere più della metà di quelli designati in un anno) vi è ancora preferenza per la madrepatria del Bulldog: l'Inghilterra.
 

Perchè questi appuntamenti siano ben organizzati necessitiamo della passione e volontà di quanti vogliano mettersi in gioco per aiutare il proprio club e per rendere i nostri incontri dei momenti di passione cinofila.

Nella giornata odierna, come durante l'anno, ci sono persone che hanno fatto osservazioni anche aspre sull'attività del circolo ma che in occasione del raduno organizzato a Grosseto sono state rese partecipi per contribuire nell'organizzazione della manifestazione. Ringrazio pubblicamente quanti in quell'occasione hanno dato un aiuto e ritengo che sia stato giusto coinvolgere anche chi rappresenta una parte dei soci del circolo che in alcune occasioni sono stati maggiormente critici.

Il club non è di proprietà dei membri del Consiglio Direttivo ma appartiene a tutti i soci: grazie all'operosità di questi ultimi la nostra associazione può diventare sempre più grande e stimata nel mondo. La mia volontà e il mio auspicio per il futuro è che pertanto il Circolo Italiano Bulldog sia sempre di più il Circolo di tutti gli appassionati di Bulldog.

 

Dopo la relazione del Presidente prende la parola il dott. Mauro Martini per illustrare, in qualità di responsabile del settore salute del Circolo Italiano Bulldog, le proposte per il 2012.

Il dott. Martini pone all'attenzione dell'assemblea come il miglioramento della salute dei nostri bulldogs sia un aspetto di notevole importanza. Oggi ciò viene testimoniato dalle recenti modifiche apportate allo standard del bulldog nonché dalle notevoli pressioni che le correnti animaliste esercitano sugli enti deputati alla tutela dei cani di razza.

Le ultime proposte per migliorare nella selezione della razza bulldog sono rappresentate ad esempio da nuovi test genetici.

Altro aspetto molto importante, da non sottovalutare da parte degli allevatori, è la gestione sanitaria del proprio allevamento. Con il mantenimento di protocolli sanitari adeguati si possono evitare alcune frequenti malattie d'allevamento. Su questo versante il Circolo Italiano Bulldog ha cercato di fare divulgazione attraverso il corso organizzato durante l'anno.

Per veicolare un'immagine del bulldog più sana e corrispondente ai canoni di vivibilità moderna le olimpiadi del bulldog sono un buon passaporto.

Le proposte per il progetto salute 2012 sono:

un convegno a Parma il 29 settembre (“Giornata della Salute”).

La “Giornata della Salute” avrà il seguente programma di massima:

- Displasia rotulea congenita, risultati della ricerca condotta dalla dott.ssa Sara Camparini e prof. Stefano Zanichelli;

- Correzione chirurgica della lussazione rotulea (prof. Stefano Zanichelli);

- Calcolosi delle vie urinarie nel Bulldog inglese (dott. Paola Scarpa).

- Calcolosi delle vie urinarie nel Bulldog inglese, aspetti genetici e test (dott. Enrico Moretti – Vetogene);
le olimpiadi del bulldog per la metà di ottobre a San Michele Tiorre;

il Corso “Malattie d'Allevamento e Pediatria del Cucciolo”;

Il corso si terrà in tre appuntamenti (in due giornate) di cui uno sarà in Sicilia, uno in centro Italia e uno al Nord. Si cercheranno delle città differenti rispetto a quelle dell'anno prima in modo da favorire la partecipazione di chi non ha potuto assistere al corso organizzato l'anno precedente.

Alcune delle tematiche trattate saranno: l'igiene e disinfezione ambientale dell'allevamento, potenziamento dell'immunità dell'animale e dei cuccioli, l'uso corretto degli antibiotici (spesso abusati in molti allevamenti).

 

Il Presidente chiede all'Assemblea se vi sono degli interventi in merito alla propria relazione e al rendiconto che l'Assemblea sarà chiamata successivamente a votare. Invita coloro che hanno intenzione di dare il loro contribuito ad avvicinarsi al palco e, uno per volta, ad esprimere il proprio parere. Gli interventi si sono susseguiti come di seguito indicati:

Franco Porta: “Buongiorno a tutti, purtroppo ho potuto visionare il rendiconto 2011 esclusivamente ieri poiché non mi è arrivato per posta. Mi riallaccio a quanto già due anni fa rappresentai all'Assemblea dei soci quando espressi il mio voto contrario all'approvazione del bilancio, non tanto per i dati che vi erano espressi, ma per l'indicazione delle cifre in macroclassi senza l'indicazione di un dettaglio più preciso. Seppur vero che i soci hanno quindici giorni dalla convocazione ad oggi per poter chiedere maggiori delucidazioni e consultare quanto gli è di competenza è altrettanto vero che mettere in moto meccanismi di questo genere, per un piccolo circolo senza fini di lucro come il nostro, porterebbe a poco. Ciò non toglie il fatto che secondo me ancora una volta queste macroclassi non danno la possibilità di capire cosa effettivamente rappresentino le singole voci.

Vorrei porre inoltre la mia attenzione su un aspetto che ritengo molto grave e che è rappresentato dal fatto che mancano dei soldi per delle tessere non pagate.
Lo ritengo molto grave per due fattori: il primo relativo a due anni fa quando ci sono state le ultime votazioni, in quell'occasione le tessere erano tutte pagate? Il secondo sulla fine che hanno fatto questi soldi. Da quanto mi sembra di aver capito viene incolpata della mancata entrata chi ha svolto il ruolo di segreteria fino a poco fa. Mi chiedo però chi ha proceduto alla firma delle tessere?

In tutti i bilanci esiste una parte degli stessi che si chiama “nota integrativa”. Io chiedo che anche per il rendiconto del Circolo Italiano Bulldog vi sia un documento di questo tipo. Ricordo infatti che due anni fa l'assemblea si era già espressa favorevolmente in tal senso.

In merito al rendiconto ritengo che le spese siano eccessive e che l'importo della cassa così elevato sia anomalo. Oggi il bilancio verrà con molta probabilità approvato in quanto gli amici alzeranno la mano per il si, alcuni si asterrano e chi ci vuole maggiore chiarezza come il sottoscritto voterà contrario. Posto in questo modo il bilancio potrebbe dare l'impressione di nascondere delle voci non del tutto giustificate, cosa che magari non è vero.

Ritengo quindi che una maggiore chiarezza possa giovare a tutti. Chiedo inoltre che le entrate del club transitino principalmente attraverso il conto postale e non la cassa in modo da favorire un maggior controllo”.

In risposta all'intervento di Franco Porta, il Presidente ribadisce che oggi è posto all'attenzione dell'Assemblea dei soci del Circolo il rendiconto dell'associazione come l'insieme delle entrate ed uscite che sono avvenute nel corso dell'annualità. Così come è stato stilato è pertanto regolare e risponde a quanto chiesto ad un'associazione come il Circolo Italiano Bulldog.

Condivide l'osservazione che una riduzione della voce delle somme detenute dall'associazione come “cassa” sia auspicabile e si impegna per il prossimo anno a ridurla sensibilmente.

In merito al fatto, evidenziato da lui stesso, che nella somma delle entrate vi è un'incongruenza tra le tessere emesse e l'incasso avvenuto nel corso del 2011 osserva che è sicuramente un fatto molto grave ed è per questo che è stata incaricata una persona specifica perchè relazioni al consiglio e alla prossima assemblea su questo specifico punto e individui se vi sono responsabilità in merito.

Il Presidente osserva come il Circolo Italiano Bulldog sia una piccola associazione con relativamente poche entrate e poche uscite, la stessa normativa le permette di avere una contabilità semplificata giustificata dalle dimensioni della stessa. Qualora i soci volessero avere maggiori delucidazioni possono anche essere sviscerate in assemblea. Pone ad esempio la sua attenzione sulla voce di spesa relativa alle esposizioni. Rileva come in quelle voci sono comprese principalmente le spese relative alle giurie dei numerosi raduni (cinque e il Bulldog Dell'anno per un totale di undici giudici esteri invitati) organizzati durante l'anno (le spese comprederanno quindi voli aerei, alberghi, cene, locazione di locali per le manifestazioni).

Considerato peraltro che ogni suggerimento volto al miglioramento dell'attività del club è bene accetto, senza peraltro appensantire eccessivamente la gestione dello stesso, il Presidente sottopone a votazione dell'Assemblea la richiesta di rendere il rendiconto maggiormente dettagliato rispetto a quello odierno. L'Assemblea all'unanimità approva la richiesta del Presidente.

Prende la parola Laura Pergola per chiedere al Presidente a chi è stata inviata la convocazione di questa assemblea.

Il Presidente le risponde che la convocazione è stata inviata a tutti i soci del Circolo Italiano Bulldog e, ad oggi, sono soci coloro che hanno inviato nuova domanda di associazione approvata dal Consiglio Direttivo nonché coloro che hanno rinnovato la tessera nel 2012.

Prende la parola Marina Canestrale avvinandosi al palco: “Vorrei protestare in merito a quest'ultimo scambio di battute tra il Presidente e Laura Pergola. Il Consiglio Direttivo si chiede a chi è stata inviata la convocazione? Gentili consiglieri, a parte il sig. Bini che conosco un po' meno, per me siete tutti amici in particolare coloro che si avvicinano maggiormente alla mia età, abbiamo condiviso molte attività ed esposizioni e sinceramente ho più argomenti con voi che con Alberto che è un ragazzo giovane, lo stimo, abita vicino a me, ma con voi ho un affetto. Quest'anno non mi capacito di quello che è successo: un membro del consiglio chiede a chi è stata inviata la lettera di convocazione. Voi sieste stati eletti da noi soci, con la nostra fiducia, vi abbiamo dato uno status importante in quanto il Circolo Italiano Bulldog è uno dei club più rispettati del mondo, chi non condivide il lavoro dell'attuale consiglio direttivo che si dimetta, chi intende rimanere un consigliere del Circolo Italiano Bulldog, lavori! Io stimo e voglio bene a Laura, l'ho votata ma quest'anno le ho inviato due messaggi (uno e.mail e uno su facebook) chiedendo informazioni su a chi inviare gli ecocardiodoppler di miei cani e non ho avuto nessuna risposta. Esorto il consiglio direttivo ad incontrarsi più spesso e ad adempiere ai propri obblighi senza paralizzare il lavoro così da dover aspettare sei mesi per l'approvazione dei nuovi soci”.

Prende la parola Laura Pergola affermando quanto segue: “quando si gestiscono le cose, com'è stato all'inizio di questo mandato, in assoluta sintonia (come si faceva anche con Paola Bonetto) se Angelo Russello mi chiedeva di rinnovare la tessera per dieci soci dicendomi che avrebbe portato il pagamento tramite assegno a Parma e poi a Parma se lo era dimenticato, io gli consegnavo ugualmente le tessere sulla fiducia. Con ciò non intendo dire che lui non ha pagato tessere in quanto saranno state pagate successivamente ma che può essersi verificato una cosa analoga anche con altre persone. Evidenzio inoltre che chi gestisce la spedizione acquista bolli, buste e con i soldi che riceve dai pagamenti delle tessere fa un “dare” “avere””.

Laura afferma inoltre che ha sempre chiesto che venisse aggiunta una firma al conto postale oltre a quella del Presidente e non è mai stata ascoltata. Si sente accusata di essersi presa i soldi dell'incasso delle tessere quando invece non ha preso soldi di nessuno e dal 1994 che è coinvolta nelle attività del Circolo ne ha pure rimessi. A questa stregua chiede che siano viste nel dettaglio le spese relative alle esposizioni nel 2011 perchè non ha avuto facoltà di vedere il bilancio nel dettaglio.

Il Presidente Sanson rileva che se Laura Pergola nel 2012 si fosse presentata in Consiglio Direttivo avrebbe potuto consegnare le ricevute di cui parla e dare evidenza di quanto ha ricevuto e speso in modo da inserirlo nel rendiconto. Avrebbe inoltre potuto vedere nel dettaglio tutte le voci di entrata e uscita come è stato fatto dai sindaci. Nessuno oggi l'accusa di essersi intascata dei soldi ma, semmai, di non aver tenuto il metodo corretto di gestione di consegna delle tessere, dalla stessa ammesso, per cui la tessera viene consegnata solo a seguito di presentazione di modulo e pagamento.

Claudio Dell'Uomo: “sarebbe bello che all'Assemblea venissero fornite maggiori informazioni riguardo al mancato pagamento di alcune tessere rilasciate. Chiedo quindi che Laura Pergola fornisca all'assemblea maggiori spiegazioni visto la gravità della situazione. I soci che non partecipano alla gestione del club e vivono da appassionati, da persone che viaggiano in giro per l'Italia con i propri cani, hanno percepito e subito i malumori che ci sono stati all'interno del Consiglio Direttivo in modo passivo. Vorrei che qualcuno oggi ci spiegasse i motivi di questa spaccatura all'interno del consiglio perchè fino a ieri abbiamo avuto esclusivamente notizie riportate. Pretendo di sentire dalla voce ufficiale del club cosa è successo. E' inammissibile che un consiglio direttivo non si riunisca per sei o sette mesi. Ho avuto un confronto con Alberto molte volte e con Enrico Comandi. Mi dispiace, Enrico, che ci siamo visti due volte in Toscana e mi dissi che avresti partecipato alle successive riunioni di consiglio direttivo e non ci sei mai andato: avresti fatto meglio a dirmi “non ci vado comunque”. Concordo nell'avere un rendiconto maggiormente dettagliato ma nel contempo ritengo che se c'è un organo a cui è deputato il controllo dei conti mi fido dell'operato svolto. Invito tutti coloro che parlano a bordo ring di salire sul palco e dire quello che pensano. Ho visto che durante l'anno il Presidente è stato contestato da Paolo Maranto per aver pubblicato le statistiche di un raduno qualche giorno prima dell'esposizione. Cosa c'è di male a dire quanti cani saranno iscritti e fare più informazione?

Laura Pergola afferma che la contestazione citata da Claudio Dell'Uomo non era relativa alla pubblicazione del numero dei cani ma all'indicazione che le classi femminili si sarebbero tenute nel pomeriggio.

Miki Marigo: “voglio portare la mia testimonianza all'attenzione dell'Assemblea. Nel 2011 non ho mai ricevuto il giornalino ENCI. Ho rinnovato la mia tessera 2011 a Milano pagando in contanti a Laura Pergola. Ho chiamato il Presidente un sabato sera per capire perchè non mi arrivasse il giornalino e tramite consultazione del database dell'Enci è venuto fuori che nel 2011 non risultavo come socio. Di chi è la colpa di tutto ciò? Ci sarà stato qualcuno che doveva fare e non ha fatto o ha fatto male? Secondo me è un problema di chi aveva il compito di segreteria che non ha fatto il suo lavoro. Marina Canestrale ha detto che il Circolo Italiano Bulldog è uno dei club più rinomati al mondo, io dico che a causa di queste disfunzioni anche all'Enci non siamo adeguatamente considerati. Chiedo inoltre perchè stranamente anche oggi due consiglieri non siano presenti”.

Laura Pergola afferma di aver sempre inviato gli elenchi cartacei all'Enci con l'elenco di tutti i soci in cui, per l'anno 2011, era presente anche Miki Marigo (tanto che era nella lista dei soci votanti della passata assemblea).

Laura Pergola inoltre afferma di non augurare il male di nessuno ma a coloro che si permettono di fare supposizioni non consone sugli assenti gli augura di fare cambio.

Enzo Laudante: “sono arrivato in corso d'opera e probabilmente mi sono perso qualcosa. Mi sembra di aver capito che i conti non sono in ordine, mi interessava capire come nel bilancio non fosse indicato come passività la mancata entrata di alcune tessere”.

Il Presidente ribadisce che la contabilità è in ordine in quanto è stata tenuta secondo un principio di cassa e sono state registrate tutte le entrate e le uscite che sono avvenute nel corso dell'anno e di cui lui ha avuto evidenza. Considerata la situazione del consiglio direttivo che non si è potuto riunire per sei mesi non si è potuto dare giustificazione di alcuni dati (evidenziati nella relazione iniziale) che invece saranno verificati nei prossimi mesi.

Paolo Firrao:”Fino a quando non si fa un bilancio vero e proprio contabilmente l'unica cosa che può essere fatta è accumulare la cassa in forma di rendiconto; tecnicamente ha ragione Laudante, definire cassa è un non spiegare, state però contestando una cosa e la risposta è sempre corretta: il rendiconto è fatto per cassa, non ci si può far niente, potete soltanto, se volete, chiedere di fare un bilancio vero e proprio

Enzo Laudante: “Ritengo quindi che sia necessario fare un bilancio vero

Eugenio Bini: “Da una settimana curo l'invio delle nuove tessere, mi sto personalmente occupando con Laura Pergola di riscostruire la storia di questi pagamenti che non risulterebbero e sarà nostra premura in tempi brevi darvi evidenza di quante tessere mancano, di quante sono state sistemate e di quante eventualmente dovremmo andare a ripianare. Dico personalmente che d'ora in poi le tessere verranno rilasciate solo dopo essere stata presentata la ricevuta di pagamento e il modulo firmato. Se qualcuno avrà da lamentarsi che non ha ricevuto la tessera sarò tenuto a dimostrare che non ho ricevuto le pezze giustificative. Se nel prossimo rendiconto mancheranno dei pagamenti mi impegno personalmente a metterci i soldi. Questo per dirvi che la cosa diventerà assolutamente formale, regolare, io e il Presidente ci parleremo, eviteremo di avere conflitti di qualsiasi natura e cercheremo di darvi quindi la massima trasparenza su quanto accaduto”.

Franco Prinzis “Il club funzionava male con la Pergola che bene o male che sia è quindici anni che se ne è occupata, io con tutto il rispetto che posso avere per Bini, non capisco come possa mettere mano alla situazione e far funzionare tutto”.

Eugenio Bini: “Ho perso moltissime giornate per inviare le tessere in questi giorni, mi rendo conto che è un lavoro infame, ho dato atto a Laura di aver fatto un lavoro in questi anni importantissimo per la vita del club, ma sta di fatto che oggi manca la traccia del pagamento di una cinquantina di tessere

Lucia Trotta: “Non può essere che la Pergola non vi abbia inviato le ricevute delle spese che ha sostenuto?

Laura Pergola: “Ho dato a mano le pezze giustificative al Presidente”.

Presidente: “Non le ho ricevute, quando le ho chieste via mail a Laura Pergola lei sostenne di avermele già date. Le cercai tra il materiale del Circolo Italiano Bulldog ma non le trovai.

E' necessario che le persone incaricate di compiti all'interno del circolo compiano responsabilmente il proprio dovere. Oggi non me la sento di dire che quello di cui stiamo discutendo è colpa di Laura Pergola, mi impegno di fronte all'assemblea ad accertare quando accaduto e ristabilire la giusta chiarezza”.

Franco Prinzis: “Penso che nessuno si sia intascato soldi, anche se preferirei che li aveste usati per andare in vacanza, ma ritengo che siano stati usati per fare le tessere di chi poi è andato alle elezioni. Secondo me il prossimo anno ci ritroveremo in questa stessa sala e compariranno i nonni e i bisnonni di varie persone che annulleranno il mio voto. Devo constatare come cambino le persone ma le cattive abitudini non si perdano. Vi chiedo: ma cosa dovete fare ancora per avere un moto di orgoglio e dimettervi?

Presidente: “Mancano ormai circa sei mesi alla scadenza del nostro mandato e quindi mi sembra che per la vita del club sia meglio portarlo ormai a termine. Io mi sento in coscienza di aver lavorato e di aver dato molto per il Circolo Italiano Bulldog, se c'è qualcuno che non l'ha fatto va appurato e a dimettersi deve essere chi non ha lavorato”.

Enzo Laudante: “Un conto è dire che il consiglio direttivo non è più in corcordia, queste sono cose vostre gestionali e dovete risolverle tra di voi, a noi arrivano delle cose e non è bello davanti a tutti

vedere che la sig.ra Pergola e il sig. Sanson si danno la colpa a vicenda. Non posso accettare questo modo di gestire le cose. Per quanto mi riguarda il bilancio se l'anno prossimo viene chiarita la situazione si può anche chiudere un occhio, però non posso accettare che sia passata come una cosa normale delle spese che mancano dicendo che vige un principio di cassa, anche se non è un bilancio per trasparenza ai soci ciò deve essere a tutti evidente”.

Laura Pergola: “Credo che si stanno raggiungendo degli estremi assurdi. Sono d'accordo con Alberto che mancano sei mesi, abbiamo avuto dei problemi e forse sono state solo delle incomprensioni caratteriali tra di noi. Non sono qui per dire: non è vero che non sono andata alle riunioni di consiglio. Da dopo il Campionato Sociale ho sempre chiesto un confronto sulla situazione interna che non era certamente una situazione facile. Il confronto non è stato mai concesso, perchè non vi sono state riunioni fino alla fine del 2011 e poi sono state convocate nel 2012. La situazione interna era sempre peggio e secondo me andava affrontata, guardarci in faccia, anche insultarci ma discuterla e questo ahimè non è stato concesso, non voglio dire in malafede, sulla buona fede di Alberto non ho mai discusso, gli ho sempre concesso il beneficio dell'errore perchè siamo essere umani. Tutto quello che dovevo fare l'ho fatto ma secondo me si è portato a casa delle cose da fare che sono prettamente lavoro di segreteria, come l'invio della documentazione relativa ai raduni e ai campionati sociali, ed io però non ho battuto ciglio.L'Enci mi ha richiesto documentazione che non è stata inviata, anche se muore nessuno, e mi è stato chiesto come mai non l'avevo io in quanto compiti di segreteria. L'incontro tra di noi l'ho chiesto più volte ma non è stato concesso, ho chiesto tutte le singole voci di entrata e uscita del bilancio e non mi sono state date rispondendomi che era stato trasmesso tutto ai sindaci ed era stato verificato”.

Presidente: “Se volevi un incontro, nel 2012 sono state convocate 5 riunioni di consiglio direttivo, potevi venire, esprimere la tua opinione su qualsiasi punto e vedere tutte le voci di entrata e uscita come hanno fatto i consiglieri che si sono presentati puntualmente ogni volta. La tua è esclusivamente una polemica, dovevi venire in riunione di consiglio direttivo e non l'hai fatto, questo si chiama ostruzionismo!

Al termine della discussione il Presidente chiede all'assemblea, prima di procedere all'eventuale elezione di scrutatori e alla consegna di schede, se concorda nel votare per alzata di mano . L'assemblea approva all'unanimità e per alzata di mano (escludendo dalla votazione i sette consiglieri) approva il programma di attività e il rendiconto 2011 con i seguenti risultati:

- 59+103 voti a favore;

- 6+1 voti contrari;

- 1 astenuto.

Il Presidente passa pertanto al terzo punto all'ordine del giorno “Varie ed Eventuali”.

Prende la parola Mauro Martini: “Faccio notare a Franco Prinzis che in sala oggi di nonne non ce ne sono e che in democrazia si può anche discutere ma la maggioranza ha diritto di esprimere il proprio consiglio direttivo. Nessuno si deve permettere di definire qualsiasi socio del Circolo Italiano Bulldog come figurante. Alle passate olimpiadi erano presenti almeno una trentina di soci appassionati di bulldog che hanno volontariamente lavorato per tutta la giornata affinche vi fosse una buona riuscita della manifestazione”.
Franco Porta sottolinea sul punto sollevato da Mauro Martini che: “da un analisi del numero dei tesserati annuali si può notare che in un anno come il 2011 vi sono poco più di duecento soci mentre l'anno precedente le elezioni lievitano per raggiungere quasi il doppio. Come detto da Martini in democrazia uno vale come l'altro, all'Enci però i soci individuali contano per un voto mentre quelli collettivi (associazioni specializzate di razza e gruppi cinofili) contano un voto ogni cinquanta associati. Franco Porta propone al Consiglio Direttivo del CIB di convocare un'assemblea dei soci in cui approvare un nuovo sistema elettorale del Consiglio Direttivo e magari dare più peso elettorale agli allevatori rispetto ai privati”.

Il Presidente risponde che già oggi i soci allevatori hanno maggior peso a fini elettorali. Se ciò non vale per Franco Porta, che è solo, molti allevatori condizionano il voto di coloro a cui hanno affidato i loro cani esprimendo quindi molti movimenti di opinione che poi si trasformano in voti.

Il Presidente dà la parola a Nello Caracciolo che ha chiesto di poter intervenire.

Nello Caracciolo: “Ho qualche amico in Inghileterra e mi dicono che si fanno delle gran risate a leggere, dopo esserselo fatto tradurre, quanto viene scritto su Facebook perchè la sig.ra Pergola è da mesi che fa una campagna denigratoria su alcune persone in relazione al corretto adempimento da parte di queste del Codice Deontologico del Circolo Italiano Bulldog. Ha messo gli uni contro gli altri comprese persone con cui aveva un ottimo rapporto, rendendo ridicolo il club nel mondo. Molti mi dicono che sarei a favore di Alberto: ciò non è vero, considerato che l'ho attaccato sempre! Mi sono avvicinato a lui solamente quando a Poviglio l'anno scorso era presente alla nostra riunione ed ha ascoltato le nostre richieste. Da lì è nata la spaccatura nel consiglio direttivo: è vero o no? Una parte del consiglio direttivo non voleva che Alberto e altri consiglieri venissero ad ascoltarci in quando una massa di stupidi da educare con il manganello. Se l'intero consiglio direttivo fosse venuto ad ascoltarci per me potevate rimanere in carica cento anni. Siamo arrivati a quell'incontro perchè il malcontento era talmente grande che si rischiava di venire alle mani.

Per questo avete paralizzato il club. Mi hanno riferito che la Pergola si è recata una volta a settimana all'Enci per fare commissariare il club e questo è una cosa vergognosa!”

Laura Pergola: “Non so andata una volta a settimana all'Enci. Ero contraria a partecipare a questo incontro perchè trovo che si debba andare a discutere in assemblea con i soci e l'anno scorso all'assemblea c'erano cinque soci perchè evidentemente era più importante andare a Montichiari”.

Riprende la parola Nello Caracciolo: “Considerato che ho letto numerosi attacchi pesanti verso il Presidente mi aspettavo che oggi alcune persone portassero delle prove in relazione a tutto ciò che è stato detto. Personalmente accoppio i miei cani facendogli l'ecocardio e il dna perchè ci tengo alla salute dei miei cani anche se non sono aderente al codice. Non capisco perchè invece chi è vicepresidente del Circolo, anche se li regala, accoppia bulldogs senza testarli: penso che questo non vada bene”.

La discussione si risposta sulla possibilità o meno, da parte del Consiglio Direttivo, di ascoltare persone non socie.

Enrico Comandi: “Io penso che possano parlare oggi i soci, prima ti fai la tessera e poi esprimi la tua opinione sul club”.

Marco Boemio:” Io posso parlare oggi perchè è da dieci giorni che c'è la democrazia! E' da febbraio che ho fatto domanda di nuova associazione e solo a fine giugno sono stato fatto socio”.

Lucia Trotta: “Quello che dice Enrico Comandi è giusto. E' da vent'anni che sono socia ed ho partecipato a tutte le assemblee ovunque siano state fatte. Chi è socio esprime la propria opinione in Assemblea. Ritengo inoltre che il club non sia formato esclusivamente da persone che vanno solo in esposizione. Mauro Martini prima ha detto che ci sono moltissime persone che lo hanno aiutato in un evento che con le esposizioni non c'entra niente. Bisogna tenere conto, però, che se sessanta persone che sono tutte le domeniche a bordo ring raggiungono una tensione tale da prendersi a male parole non puoi rimanere indifferente”.

 

L'Assemblea discute altresì sulla possibilità di modificare la rivista “bulldogs” in modo da renderla meno costosa e più adeguata all'esigenze attuali in cui i risultati delle esposizioni vengono visionati su Internet. Miki Marigo propone di realizzare uno o due numeri sul modello di quello inglese dando più spazio ad articoli, comprimendo le classifiche e pubblicando le foto dei cani vincitori delle speciali. Franco Porta ritiene che se il giornalino rappresenta una spesa elevata sia meglio eliminarne la veste cartacea, pubblicarlo esclusivamente on line e destinare queste risorse per attività più utili. Il Presidente rappresenta all'Assemblea che ci sono comunque molti soci che apprezzano la rivista com'è strutturata oggi. Si impegna a portare tali riflessioni alla prossima riunione di consiglio in modo da valutare il da farsi.

 

Successivamente il Presidente raccoglie la richiesta di Mauro Pescetelli di poter intervenire in Assemblea. Proprio in relazione alla discussione appena svolta fa presente all'Assemblea che Mauro, ad oggi, non è socio del Circolo Italiano Bulldog.

Considerato però che è conosciuto da tutti, partecipa con assiduità a tutte le esposizioni settimanali,

sta iniziando ad allevare con impegno e passione, il Presidente ritiene che la sua opinione possa essere ascoltata e chiede all'Assemblea di approvare la sua possibilità di intervenire. L'assemblea approva all'unanimità la proposta del Presidente.

Mauro sottopone all'attenzione dell'assemblea due questioni. Nella prima chiede “delucidazioni in merito alla pubblicazione dell'annuario: se sarà pubblicato con le corrrezioni promesse e se per la ristampa ci dovrà essere l'approvazione del consiglio direttivo”.

Il Presidente gli conferma che la correzione dell'annuario è stata portata a termine da Maurizio Prosa e che quindi verrà messa on line la versione corretta e gli verrà consegnata una nuova stampa dello stesso. Per ogni spesa rilevante non già prevista, come la ristampa dell'annuario, è necessaria la deliberazione del consiglio direttivo ovvero il consiglio direttivo può ratificare una decisione presa in urgenza dal Presidente. In ogni caso, anche in un caso come questo, è meglio che si esprima il consiglio direttivo.

Successivamente Mauro Pescetelli chiede chiarimenti in merito all'applicazione del codice deontologico, ancora più se viene messa in dubbio da parte del Presidente del Circolo. Mauro afferma: “nei mesi trascorsi vi sono state numerose voci con dati contrastanti, non ti chiedo di mostrare oggi documenti o di discolparti da presunte accuse ma di fare chiarezza in riferimento a quello che si sente in giro”.

Il Presidente risponde: “quanto chiesto da Mauro Pescetelli pone una problematica non solo relativa al sottoscritto ma sicuramente di carattere generale di corretta applicazione e controllo del rispetto del Codice Deontologico da parte di tutti quanti. La questione posta non deve e non può essere la propaganda politica fatta dall'attuale socio Franco Porta per mettere in cattiva luce il sottoscritto con la pubblicazione di dati ricavati principalmente dal sito dell'enci. Il sito dell'enci infatti nella parte dedicata all'inserimento delle date di deposito del DNA nei laborati approvati dall'Enci come ad esempio la Vetogene non è assolutamente attendibile. Vi sono femmine di cui ho in mano il certificato di deposito del DNA, fatto nei tempi e modi previsti dal codice, che sul sito dell'Enci nemmeno risultano come testate.

Laura Pergola oggi dice che è in possesso di date fornite direttamente da uno dei laboratori Enci che è la Vetogene Lab. Perchè dice questo? Afferma ciò perchè è da mesi che più o meno apertamente sta conducendo una campagna contro il sottoscritto tesa a dimostrare che non rispetterei le regole del codice deontologico.

Premesso che questa non è la sede per difendersi da eventuali accuse ci tengo ad affermare che tutti i miei bulldogs hanno il DNA depositato e sono stati sottoposti ad esame ecocardiografico e che, sebbene l'invio sia stato effettuato nel rispetto del codice (invii a volte anche dovuti ripetere non appena si è avuta conoscenza recentemente del mancato ricevimento da parte del laboratorio in questione) non sarei comunque incorso nella violazione di nessuna regola. In passato è lo stesso consiglio direttivo e la commissione tecnica del Circolo Italiano Bulldog ad affermare che, pur chiedendo il Codice Deontologico l'invio al CIB del DNA prima dell'accoppiamento di un riproduttore, tale test può essere fatto anche in momento successivo in quanto il DNA del cane non cambia mai nella sua vita e può pertanto essere sempre verificato.

Osservo invece come Laura Pergola sia da molti anni responsabile dell'applicazione del Codice Deontologico del CIB (incarico rinnovato anche nel 2010 in sede di distribuzione delle deleghe operative). Dal 2008, anno in cui sono stato eletto consigliere del Circolo, ad oggi è stata posta all'attenzione del Consiglio Direttivo esclusivamente una persona come caso di violazione del Codice Deontologico: il sottoscritto!

Quello che pertanto voglio porre all'attenzione dell'assemblea è che, dopo aver sollevato all'interno del consiglio dubbi esclusivamente nei miei confronti, ho verificato se altri allevatori aderenti al codice potevano essere incorsi in presunte violazioni. Da una disamina veloce e chiaramente non esaustiva è emerso che moltissimi allevatori attualmente o in anni passati aderenti al Codice Deontologico sono incorsi in violazioni dello stesso. Non si sta certamente parlando di allevatori che hanno importato cuccioli illegamente, che hanno maltrattato i propri bulldogs o accoppiato bulldogs con gravi patologie, ma di violazioni anche minime ma continue e ripetute che minano oggi la credibilità del codice medesimo.

Il controllo che doveva essere eseguito negli anni e che avrebbe dovuto garantire la serietà del codice stesso non è stato fatto”.

Laura Pergola prende la parola per sottolineare come “i DNA non sono stati mai spediti da lei alla Vetogene ma da Paola Bonetto; è capitato che alcuni invii del DNA siano stati eseguiti ma non ricevuti: in quel caso ho inviato un'e.mail (è successo a Emiliano Mari recentemente) e nell'arco di quarantotto ore è stato ristampata e rimandata la certificazione via mail. Sicuramente la Vetogene è intasata da un anno o due, però il problema è dato da un Codice Deontologico formulato in maniera scorretta. Il DNA infatti che tu lo faccia quando il cane è appena nato o che tu lo faccia quando è morto non cambia mai, ritengo quindi che la regola sia sbagliata in quanto prevede che debba essere inviato prima dell'accoppiamento. Se si vuole creare una tutela per l'acquirente potrebbe essere plausibile prevedere di testare la fattrice al momento del parto. Per quanto riguarda l'ecocardiodoppler, che è decisamente un aspetto molto più importante, nessuno invece solleva alcun dubbio”.

Alberto Sanson afferma: “quanto detto da Laura è condivisibile nell'ottica di discutere e modificare le regole citate ma osservo inoltre che oggi molti allevatori, che hanno inoltrato domanda di associazione al CIB, sono tornati a far parte del nostro Circolo. Questi allevatori che negli ultimi anni avevano receduto dal codice deontologico e che oggi, essendosi riassociati, possono aderirvi nuovamente potrebbero essere incorsi anche in gravissime violazioni delle regole dello stesso”.

La discussione subisce una piccola digressione poiché Franco Porta sostiene che, dopo le recenti modifiche allo standard del bulldog, il Consiglio Direttivo del Circolo Italiano Bulldog non si sia adoperato per fornire delle direttive chiare che permettessero agli Esperti Giudici di ben interpretare le recenti novità. L'assenza del club si è riflettuta nell'organizzazione autonoma da parte di appassionati di incontri che rischiano di creare ancora più confusione perchè non coordinati da un unico centro decisionale.

Alberto Sanson afferma che il compito era ed è affidato dall'attuale consigliere Paolo Maranto che, da quanto le modifiche allo standard sono state recepite in Italia, non ha provveduto a svolgere nessun tipo di attività in tal senso se non partecipare ad un incontro di studio un mese fa a Milano non organizzato dal club.

Laura Pergola in merito chiede se il Presidente sostiene che tale incontro sia stato fatto di nascosto, quando invece il dott. Vandoni una settimana prima della giornata di studio ha chiesto personalmente a Paolo Maranto di parteciparvi e successivamente è stato pubblicizzato il convegno.

Il Presidente afferma di aver detto che Paolo Maranto, consigliere del CIB, non ha effettuato nessuna comunicazione al Consiglio Direttivo per informare preventivamente, rispetto alla pubblicazione della locandina, che avrebbe partecipato ad un convegno sullo standard di razza; ciò è ancora più sbalorditivo in quanto il suo compito specifico all'interno del consiglio è organizzare tali eventi e, da quanto sono state recepite le nuove modifiche dalla FCI, non si è mai mosso in tal senso e non si è nemmeno presentato al convegno sullo standard di razza organizzato a Napoli nel 2011 con relatore Norman Davis.

Franco Porta testimonia di come a distanza di pochi giorni si siano tenute relazioni sullo standard del bulldog sia a Poggibonsi condotto da giudici inglesi sia il già citato appuntamento a Milano con esperti giudici italiani. Le conclusioni proposte nelle due occasioni sono state differenti e addirittura i giudici inglesi al termine del loro commento hanno concluso dicendo che lo standard sarebbe “only words”.

Il Presidente concorda con Franco Porta sul fatto che la giornata di studio organizzata dal dott. Vandoni sia stata apprezzabile e abbia fornito un'attenta lettura dello standard. E' necessario e auspicabile però che convegni di questo tipo siano organizzati direttamente dal club in modo da fornire un'unica voce sulla corretta interpretazione dello standard.

Il Presidente riporta la discussione sul Codice Deontologico del Circolo Italiano Bulldog sottoponendo all'Assemblea le problematiche sopra esposte e che, in sintesi, sono: necessità di modificare il codice nelle disposizioni già citate, eventualità che molti soci di recente approvazione vi aderiscano nuovamente anche dopo anni di disapplicazione dello stesso, attuare un sistema di controllo che sia reale ed efficace.

Clara Valtulini prende la parola dicendo che secondo lei il successo di un Codice Deontologico è decretato dalla presenza di punti cardine ben precisi che siano facili da controllare altrimenti diventa inutile.

La discussione si sviluppa tra i partecipanti all'Assemblea sulle possibili modifiche da apportare al Codice Deontologico in modo da renderlo un impegno concreto che salvaguardi la salute degli animali e nel contempo anche gli acquirenti del cucciolo di bulldog.

Lucia Trotta prende la parola dicendo che un Codice Deontologico per essere pienamente attuato deve essere rispettato da tutti senza distinzione di cariche o quant'altro. Disapprova il comportamento che è stato tenuto da alcuni negli ultimi mesi in cui sono state alimentate chiacchiere a bordo ring su presunte violazioni e sostiene che, in presenza di fatti certi, sarà lei stessa a chiedere le dimissioni di qualsiasi consigliere, ancorchè amico, e anche del Presidente (del quale ha già avuto occasione di visionare la documentazione relativa ai cani di sua proprietà). Lucia Trotta afferma che il Codice Deontologico deve essere rigorosamente rispettato a pena di esclusione immediata dallo stesso in caso di violazione (porta ad esempio come la politica rigida di Expocani nell'iscrizione dei cani alle esposizioni abbia pagato una diminuzione delle iscrizioni nel primo anno ma successivamente, quando gli espositori si sono adeguati, ha avuto un notevole successo).

Il Presidente pertanto propone all'Assemblea dei soci di azzerare con effetto retroattivo l'efficacia dell'attuale Codice Deontologico del Circolo Italiano Bulldog dando incarico al Consiglio Direttivo di modificarne alcune disposizioni in virtù dei principi sopraesposti e di riproporlo ai soci a partire da gennaio 2013 con un nuovo staff di lavoro che controlli fattivamente la sua applicazione in modo uguale per tutti.

L'Assemblea approva all'unanimità per alzata di mano la proposta del Presidente.

 

Alle 14.00 non avendo null'altro da discutere il Presidente dichiara chiusa l'Assemblea.

 

Il Segretario

Eugenio Bini

 

Il Presidente

Alberto Sanson

 

Padova, 21 luglio 2012